Há alguns dias assiti a uma palestra sobre a paz e um dos palestrantes deu uma definição de diálogo que gostei muito. Ele disse: "O diálogo é mais do que a tolerância e menos do que a comunhão."¹
A tolerância é quando conseguimos conviver com a diferença, mas não nos confrontamos diretamente com ela.
O diálogo é quando conseguimos aceitar, escutar, respeitar e entender o outro em sua diferença, além de comunicar a nossa opinião com amor e desapego e onde existe um enriquecimento recíproco.
A comunhão é um passo a mais. Apesar das diferenças, o diálogo é constante e existe a unidade. Somos dois ou mais, mas somos um. O consenso é maior e mais importante que as diferenças.
Comunicar a própria ideia é uma oferta de amor, mostrar outra opção é um dom gratuito, dar um esclarecimento é preservar a unidade.
Devemos ser partidários somente da unidade e assim, saber dialogar com todos.
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Alcuni giorni fa ho assistito a una conferenza sulla pace e uno dei conferenzieri ha dato una definizione del dialogo che mi è molto piaciuta. Lui ha detto: "Il dialogo é più della tolleranza e meno della comunione."¹
La tolleranza è quando riusciamo a convivere con la diversità ma non ci confrontiamo direttamente con essa.
Il dialogo è quando riusciamo ad accettare, ascoltare, rispettare e capire l'altro nella sua diversità, oltre a comunicare la nostra opinione con amore e distacco e dove c'è un arricchimento reciproco.
La comunione è un passo in più. Malgrado le differenze il dialogo è costante e c'è l'unità. Siamo due o più ma siamo uno. Il consenso è più grande e più importante delle diversità.
Comunicare la propria idea diventa un'offerta d'amore, mostrare un'altra opzione è un dono gratuito, fare un chiarimento è preservare l'unità.
Dobbiamo essere partigiani soltanto dell'unità e così, saper dialogare con tutti.
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